Nato per l’acqua

Titolo: Nato per l’acqua. Federico Morlacchi si racconta a Davide Di Giuseppe
Autore: Davide Di Giuseppe e Federico Morlacchi
Collana: Verve
Anno edizione: 2017
Pagine: 217
EAN: 9788899706210
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Il romanzo autobiografico di un grande del nuoto paralimpico italiano: una storia di raro coraggio e straordinaria determinazione.

 

Rio 2016: con un oro e tre argenti olimpici, Federico Morlacchi raggiunge la vetta del nuoto paralimpico mondiale. Dopo aver conquistato i Mondiali di Montreal nel 2013, dove realizza anche il record del mondo nei 100 Delfi no, abbattendo il muro del minuto con il tempo di 59”63, il giovane nuotatore fa incetta di ori agli Europei di Eindhoven nel 2014 e a quelli di Funchal nel 2016. A soli ventitré anni, si può considerare a pieno titolo uno dei più grandi nuotatori italiani.

La sua, tuttavia, non è solo una storia di successo e di gloria. Federico nasce con un’ipoplasia congenita alla gamba sinistra, cui aggiunge nei primissimi mesi di vita altri gravi problemi di salute. Superata una miriade di difficoltà, trascorre serenamente la sua infanzia, finché non scopre, quasi per caso, la grande passione della sua vita: il nuoto. Malgrado un talento eccezionale e un’attitudine straordinaria alla competizione, deve affrontare molti ostacoli insidiosi lungo il suo cammino, deve confrontarsi con avversari straordinari e, soprattutto, con i suoi stessi limiti e le sue paure, fino a conquistare i traguardi più ambiziosi.

Il libro non si limita a celebrare un campione: narra la vicenda di un bambino che non si lascia abbattere dalla sventura e che, al contrario, utilizza il suo handicap come un trampolino verso la sfida più grande, quella di diventare un uomo.

 

Federico Morlacchi è un nuotatore italiano, vincitore di sette medaglie paralimpiche, di cui una d’oro, due volte campione mondiale e dieci volte campione europeo.
Davide Di Giuseppe è un insegnate di Luino. Vive a Cunardo (Va). Ha pubblicato due romanzi: “Il deserto di fiori” (2010) e “Le ragioni di Giulio” (2012).

 

 

Acqua. Solo l’acqua davanti agli occhi. Le scie dei riflessi, i piccoli flutti scintillanti in superficie. Il rombo sordo della piscina. I cuori che pulsano all’impazzata prima di arrestarsi, tutti insieme, allo start. Acqua. Solo acqua davanti a sé. 200 metri in due minuti. Tutto in quei due minuti o niente.

Incipit del romanzo

 

 

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